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PSYCHODELICE FEST, articolo di Stefano Attuario

francescocaprini


Festival arrivato alla sesta edizione, confermandosi un appuntamento musicale imperdibile, per la proposte musicali che si alternano nella solita formula di palchi alternati ovvero il palco principale Holy Theater e il palco Red Basement ovvero la Palestra Visconti.

La prima band ad aprire le danze sono i Huge Molasses Tank Explodes, un quartetto psichedelico di Milano che propongono un sound che si rifà alle sonorità psych-wave, post-punk, shoegaze, che ben sposano il tema del festival. 20 minuti di ottima musica, dove il pubblico è avvolto da suoni ipnotici caratterizzati da sfumature elettroniche e combinazioni vocali, che rimandano ad un sound ricercato, personale, internazionale.

Un'ottima proposta musicale. Consiglio l’ascolto del loro ultimo lavoro III.

 

Il secondo artista è Black Snake Moan, questa volta nella Palestra Visconti. Si presenta chitarra, cassa e pedaliera. Uno sciamano del Blues del Mississippi. Psychedelia, ritmi tribali, riverberi ancestrali che, complice l'atmosfera della location, immergono il pubblico in uno stato di misticismo. Consiglio l’ascolto dell’album Spiritual Awakening.

 

I Giöbia, sono la terza band ad esibirsi, questa volta si ritorna alla sala principale Holy Theater. La band è un muro di suono caratterizzato da un vortice che prende a “pugni” il pubblico con il loro acid psychedelic rock, che non lascia scampo. Tutta la band suona in maniera pazzesca, mostrando una padronanza assoluta del palco e strumenti, trasportando l’ascoltatore in un mondo ipnotico, fatto di suoni, synth e ritmiche davvero notevoli. Consiglio l’ascolto dell’album Magnifier.


Quarta band, si scende di nuovo in Palestra Visconti con i Soapbox. Location perfetta per questa Punk- Rock di quattro ragazzi di Glasgow, con le buone intenzioni di fare intorno terra bruciata. Una sezione ritmica che incalza il carismatico frontman Tom Rowan, a incendiare il pubblico con la sua voce, pogando in mezzo ai presenti, coinvolgendo tutti in questa danza ribelle, dove poco a poco tutta la band partecipa. I Soapbox sono una scheggia impazzita con i loro ritmi esagerati, suoni distorti che sembrano voler sollecitare i fan verso l’ennesimo pogo spensierato e di divertimento spensierato e liberatorio. Per ora all’attivo hanno un EP Hawd That  e diversi singoli che consiglio all’ascolto.

 

Quinta ed ultima band i Bachi Da Pietra. Giovanni Succi, chitarra, voce, leader carismatico, potente, Bruno Dorella  drumming solido energico, Marcello Batelli attraverso basso e synth ha offerto nuovi orizzonti sonori, risultando coerenti con il loro sound aggressivo, ruvido, provocatorio,  offrendo al pubblico un concerto raro di alto livello. I Bachi Da Pietra sono sicuramente una delle migliori band nel panorama underground che non fanno sconti a nessuno, risultando coerenti con i loro testi di spessore, scuri, con spunti riflessivi sullo stato sociale e politico di oggi e non solo. Il live è espressione e intenzione, con brani storici come Insect Reset e Bestemmio l'universo,  e nuovi tratti dall'ultimo lavoro Accetta e Continua, un segno dei nostri tempi, come riportato proprio dal leader Succi in un'intervista per Rolling Stone : Accetta e continua è un po’ il segno dei nostri tempi. È la scritta che ci ritroviamo davanti ogni volta in cui visitiamo un  sito. Volevo spronare l’ascoltatore, indurlo a fare un ragionamento del tipo: «Davvero accetti questa cosa fino a quando continua? Conviene veramente continuare a seguire questo tragitto o, forse, sarebbe meglio accettare un po’ di meno?».

“Quando certe cose diventano soverchianti rispetto a ciò che sei disposto ad accettare, bisognerebbe essere disposti a rigettarle. Quindi, in un certo senso, sì: non possiamo farci andare bene qualsiasi cosa».

Il concetto è chiaro: mastica, ma sticà.

Consiglio l’ascolto dell’album Accetta e Continua e Reset

 

Complimenti ad Arci Bellezza per il festival e l’organizzazione

PSYCHODELICE FEST

articolo di Stefano Attuario

 

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