Muovo le molecole immobili. Piccole iene crescono. Gli Afterhours allo Sherwood – 09/07/25 di Fabio Pigato
- francescocaprini
- 14 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Nel 2005 Greg Dulli (Afghan Whigs) decide di coprodurre l’album di un gruppo italiano con alle spalle una solida carriera, capace di uscire vivo dagli anni ’80. Gli Afterhours, ovviamente.
Il disco si intitola Ballate per piccole iene.
Nel 2025 Manuel Agnelli decide di partire per un tour celebrativo per il ventennale del disco e, per l’occasione, rimette insieme i musicisti che avevano partecipato alle registrazioni. (Chissà se in qualche tappa del tour farà un’apparizione anche Greg Dulli...). Così possiamo ancora vedere sul palco, oltre a Manuel: Andrea Viti, Dario Ciffo e Giorgio Prette.
Prima di loro aprono il concerto due nuove band: No Sex Before Marriage e Inaria.
Sono giovani, hanno talento e – cosa ormai rara – hanno deciso di suonare uno strumento.
Manuel è una persona molto intelligente e sa che ogni generazione deve vivere le proprie esperienze, cercando riferimenti tra i propri coetanei. Per questo sprona i giovani a sostenere i talenti emergenti e si propone come trait d’union tra le generazioni, cercando di rinnovare un panorama musicale, quello italiano, ormai cristallizzato intorno a pochi e potenti produttori, disinteressati a far crescere una musica autentica e non banale.
I germi sono stati inoculati. Per questo li ringrazia più volte durante il concerto, augurandosi che riescano a ritagliarsi lo spazio che meritano.
La prima parte è dedicata all’esecuzione di Ballate per piccole iene e ricalca fedelmente la scaletta del disco. I fan della prima ora rivivono le emozioni di vent’anni fa, sentendosi ancora una volta coinvolti in un processo creativo che ha avuto dei picchi straordinari.
La seconda parte si apre con la riuscita cover de La canzone di Marinella, per poi entrare in un mood più aggressivo che comprende Dea, Lasciamo leccare l’adrenalina e Male di miele (la Smells Like Teen Spirit italiana).
Prima di iniziare la terza e ultima parte del concerto, Manuel ci parla a cuore aperto. A noi della vecchia guardia, ma soprattutto ai giovani che raccoglieranno il testimone, ricordando che libertà è partecipazione (come diceva G. Gaber), che si tratti di musica oppure di rivendicare i propri diritti per una società migliore o per la fine di violenze che fanno morire migliaia di persone.
La terza parte punta dritto al cuore. Inutile negarlo.
I brani li trovate nella scaletta sotto l’articolo.
Ce ne andiamo con la certezza che: l’amore passa, l'erpes è per sempre, ma se siamo fortunati, anche gli Afterhours (cit.).
Muovo le molecole immobili.
Piccole iene crescono. Gli Afterhours allo Sherwood – 09/07/25
Articolo di
Fabio Pigato
Scaletta del concerto:
La sottile linea bianca
Ballata per la mia piccola iena
È la fine la più importante
Ci sono molti modi
La vedova bianca
Carne fresca
Male in polvere
Chissà com’è
Il sangue di Giuda
Il compleanno di Andrea
La canzone di Marinella (cover De André)
Strategie
Germi
Lasciami leccare l’adrenalina
Dea
La verità che ricordavo
Male di miele
Quello che non c’è
Non si esce vivi dagli anni 80
Padana
Bye Bye Bombay
Non è per sempre
Voglio una pelle splendida







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