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  • Immagine del redattoreFranco Sainini

Gli ascolti di ottobre 2022

Ottobre. La Terra continua a girare attorno al proprio asse, qualcuno si ricorda improvvisamente di avere una voce e sbraita scomposto giusto per tre secondi prima di tornare nel silenzio, qualcun altro promette battaglia alla propria ombra, i populisti abbracciano forte i banchieri e, mentre ai piani alti si continua a ridere smargiassi alle nostre spalle, fra i comuni mortali molti iniziano già a cadere nel trabocchetto di battersi il petto sentendosi in colpa per avere consumato due cerini anziché uno solo o di puntare il dito contro il vicino che ne ha usati addirittura tre. Il mondo, visto da fuori, continua a sembrare un teatrino surreale. E ancora si deve iniziare a ballare. Ma aspettando l’orchestra continuiamo a parlare di musica più terrena.

S’intitola “Macerie” il nuovo EP dei piemontesi Mattia Martinengo E Gli Psiconauti: un titolo evocativo e azzeccato per un progetto che si muove in modo affascinante fra rock d’autore ed echi new-wave portando in scena un immaginario intriso di una poesia decadente e sana disillusione. Quattro canzoni che ci presentano una band da scoprire e tenere d’occhio.


Ascoltare “I catari di Monforte a Milano”, nuovo lavoro discografico dell’ex La Crus Cesare Malfatti, significa immergersi in un autentico distillato di eleganza. Dodici canzoni in cui un mix perfettamente calibrato di sonorità acustiche, elettronica minimale e atmosfere ombrose accompagna una scrittura più che mai meditativa e profonda in cui si intrecciano richiami storici, umane inquietudini e ricerca spirituale.


Torna sulle scene il Banco Del Mutuo Soccorso con un progetto ambiziosissimo: un concept album intitolato “Orlando: le forme dell’amore” che prova a raccontare il presente attraverso l’”Orlando furioso” di Ariosto. Un progetto coraggioso e pienamente riuscito in cui la storica band cancella il tempo e ridà vita allo spirito dei propri anni migliori creando un filo che lega il 1516 con il 2022 passando attraverso il 1973.


Non è sempre facile stare dietro alla scrittura di Edda e al suo giocare a nascondersi dietro apparenti nonsense per poi rivelarsi con slanci poetici dolorosamente spiazzanti. Non è facile ma è bello farlo, specie quando pubblica un album come “Illlusion” (prodotto da Gianni Maroccolo): un lavoro che, fra acidi minimalismi rock e momenti di sognante psichedelia, condensa tutta l’essenza spigolosa e fragile dell’ex voce dei Ritmo Tribale.


È un pop ballabile che non rinuncia però alle giuste dosi di eleganza e intelligenza, quello proposto da Lo Straniero con il loro nuovo album. Dieci canzoni ipnotiche pervase da una forte vena electro ma anche da un certo retrogusto cantautoriale dal sapore anni ’80. Fra chiaroscuri, ritornelli ossessivi, beat intriganti, momenti riflessivi e sprazzi di ironia, “Falli a pezzi!” si rivela un album pop moderno e per nulla scontato.


Roberto Bonfanti [scrittore] www.robertobonfanti.com

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