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  • Immagine del redattoreRoberto Bonfanti

gli ascolti di novembre 2023


Siamo arrivati a novembre e anche il 2023 si avvia alle battute finali, mentre i potenti della Terra continuano a spingere ostinatamente verso uno sfacelo a cui ci stiamo tristemente abituando, i mantra di regime non smettono di mutare continuamente contraddicendosi di mese in mese e l'atmosfera da impero in attesa di un qualche crollo continua a pervadere tutto ciò che accade sopra le nostre teste. In mezzo a tutto questo però, anche questo mese, proviamo a riprendere fiato tornando a parlare un po’ di musica.


È un album fatto di canzoni che hanno tutto il potenziale per rimanere, “Ortica” dei Petramante. Dopo dieci anni di silenzio, la band umbra torna sulle scene con un lavoro ispirato e moderno incentrato su un pop d’autore pieno di grazia in cui la piacevole leggerezza delle melodie ariose trova il proprio contraltare in una scrittura capace di lampi letterari e grande sensibilità. Un ritorno di classe che merita estrema attenzione.

Correva l’anno 1996 quando uscì il secondo e finora ultimo album dei Karma. A distanza di 27 anni, la band guidata da David Moretti riannoda i fili della propria storia con “K3”: un album stracolmo di inquietudine che non tradisce le attese tuffandosi fra sonorità sporche e una tensione emotiva costantemente alta. Un lavoro di puro alternative-rock, per nulla fuori tempo eppure assolutamente coerente con la storia del gruppo.

“Pericolo giallo” è esattamente l’album che ci si aspetta da Giorgio Canali nel 2023. Dodici canzoni dalle sonorità asciutte e graffianti in cui l’ex chitarrista dei CSI, con lo stile pungente che lo accompagna da sempre, punta con decisione il dito contro l’epoca orwelliana che stiamo vivendo. Un disco dall’anima punk che scatta una fotografia tanto lucida quanto spietata e necessaria del tempo presente.

“Dedicato a noi” di Ligabue è prima di tutto un contenitore di storie. Storie con protagonisti spesso di generazioni diverse fra loro, raccontante in modo genuino con la giusta sensibilità e un’intrigante attenzione ai piccoli dettagli emotivi all’interno di una serie di canzoni che scorrono con il più classico stile dell’artista emiliano. Un lavoro intriso di un’umanità che sarebbe un peccato snobbare.

È qualcosa di molto particolare e difficile da inquadrare, “Habitat” di Caputo. Un album composto soprattutto da canzoni delicatissime, quasi sussurrate, che galleggiano in atmosfere ovattate esplorando il concetto di casa in ogni suo possibile interpretazione, da quelli più personali fino alla denuncia sociale sul consumo del territorio. Un disco spiazzante che richiede grande attenzione per essere assimilato e scoperto.

Devono amare le sonorità ombrose, i Sanlevigo, almeno a giudicare dal loro nuovo EP intitolato “Eterociclico vol. I”. Cinque canzoni che sanno coniugare immediatezza e introspezione muovendosi su un’idea di pop-rock alternativo dalle tinte scure che richiamano un retrogusto anni ’80 presentandoci un progetto intrigante che sa esprimersi con semplicità in modo non banale.



Roberto Bonfanti [scrittore] www.robertobonfanti.com

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