"Bad Moon Rising" 40 anni dopo: il presagio della luna malvagia si risveglia. Di Fabio Pigato
- francescocaprini
- 4 giorni fa
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Il vaso di Pandora è stato scoperchiato molti anni fa. Ero un teenage riot, quando, per caso, in uno di quei momenti fortuiti che cambiano per sempre la percezione delle cose, li sentii per la prima volta.Indossavo stivaletti dirty boots e guidavo da poco un’auto che non era certo un silver rocket. Avevo la corporatura di un ragazzino, che mi faceva sembrare ancora più giovane. Un filo di vento, passando tra il mio stupid mop, avrebbe potuto farmi cadere. La loro musica arrivava da un’emittente alternativa che oggi non esiste più. Proprio una cool thing.
Pensai: non capisco quello che dicono, ma vorrei averlo detto io. Fu Evol a prima vista. Mi sentivo le drunken butterflies nello stomaco. I miei precedenti punti di riferimento erano spacciati: kill your idols. Mi sembrava di naufragare in un diamond sea.
Il disco in questione non era Bad Moon Rising. Quarant’anni fa ero troppo giovane per apprezzare davvero la loro musica, ma oggi faremo comunque un salto indietro nel tempo.
Preparatevi:1985-2025: la luna malvagia risplende ancora in cielo e gode di ottima salute. Come era successo nel 1972 con la luna rosa (Pink Moon, Nick Drake, ndr).
Siamo nel pieno degli anni della Reaganomics e di tutto quello che comporta: paure nucleari, crisi striscianti dovute a un neoliberismo portato all’ennesima potenza, decadenza urbana e relativa violenza, incertezze diffuse sul futuro. Nonostante tutto, Reagan parlava di Dio e famiglia, con il suo sorriso da attore consumato che bucava il tubo catodico.
I Sonic Youth decisero di mettere in copertina l’immagine di uno spaventapasseri con una testa di zucca infuocata, sullo sfondo di New York, in quegli anni mecca creativa di una scena artistica viva e prolifica. L’immagine è tratta da un frammento del film You Killed Me First di Richard Kern. Da lì si intuisce già la direzione che avrebbe preso il disco.
Bad Moon Rising si apre con un’intro in cui le chitarre, con accordature aperte, si rifanno pienamente alle sperimentazioni dell’amico Glenn Branca. I brani sono tutti legati tra loro, senza dare respiro: il primo vero concept album dei Sonic Youth, tra fanatismi religiosi, ossessioni amorose, serial killer e cattivi presagi celati sotto la patina conservatrice del sogno americano. Society is a hole, come canta Thurston Moore.
L’unica traccia separata dal resto è Death Valley ’69, scritta con l’amica Lydia Lunch: un brano che parla degli omicidi della Manson Family, il lato oscuro del sogno hippy americano.
Anni fa ebbi l’occasione di intervistare Lydia e le chiesi, ovviamente, di quel pezzo. Mi rispose laconica: “L’ho scritto mentre aspettavo l’autobus.” Poi aggiunse: “Thurston è stata la mia prima rock and roll crush.” Dovetti accontentarmi: non era dell’umore giusto, e ogni tentativo di farla parlare ancora sarebbe stato inutile.
Kim Gordon ci introduce in un amore che si trasforma in ossessione, tracciando una critica sottile ma incisiva al machismo imperante: I Love Her All the Time.Musicalmente, Bad Moon Rising segue la scia no wave/noise degli anni ’80, accordature aperte e chitarre che non si perdono in virtuosismi, ma che colpiscono come martelli contro il muro di falso benessere che ci viene venduto, generando nuovi bisogni e, di conseguenza, nuovi consumi.
Oggi come allora, quel senso di disorientamento sociale non è svanito, anzi, sembra essersi rigenerato, alimentato da nuove paure e nuove forme di controllo. I paralleli con la situazione attuale sono evidenti: la disgregazione di ogni valore condiviso porta a una consapevolezza che, se non gestita, rischia di distruggerci.
Anni dopo, Thurston Moore, con la sua consueta ironia, raccontò che, all’uscita del disco, tutti cercavano le macchie viola sulle sue braccia, dando per scontato che una sensibilità così intensa fosse il preludio inevitabile all’autodistruzione.
Così non è stato e ora, in un presente in cui i serial killer sono diventati protagonisti di serie di successo e i guru religiosi sono stati sostituiti da influencer tossici quanto gli stili di vita che propongono, la luna malvagia splende ancora intensamente. Acquista nuovo senso e, anche se il suono dei Sonic Youth ha fatto proseliti, abituandoci a dissonanze e disarmonie, Bad Moon Rising ha tuttora molto da dire.Si può scegliere di approfondirne i temi e analizzarli, scoprendo che le paure non muoiono mai: semplicemente si adattano ai cambiamenti.
Se non ve la sentite, vi capisco. Del resto, nessuno vuole fare due volte lo stesso incubo.
Bad Moon Rising 40 anni dopo: il presagio della luna malvagia si risveglia.
Di Fabio Pigato
per Rock Targato Italia Blog
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