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  • Immagine del redattore Umberto Lepore

Nova Twins in Italia da headliner: buona la prima! (28/03/2023)

Aggiornamento: 28 set 2023

Press: Vertigo


Forti della crescita esponenziale del loro successo, tanto in casa quanto oltremare, le Nova Twins arrivano alla Santeria Toscana 31 con il Supernova Tour.

L’apertura della serata è affidata all’inglese Master Peace e al suo indie in chiave pop rock funkeggiante (con qualche tratto hip hop): breve ma coinvolgente, accompagnato da un piacevole dialogo tra chitarra elettrica e console, ci propone in circa mezzora una raccolta di propri brani (tra i quali la festosa Veronica) alla quale aggiunge una curiosa rivisitazione di Song 2 dei Blur.



Con le loro corpose e colorate pedaliere, dalle quali si ergono le aste dei microfoni strozzate da argentee catene (in tinta con il loro outfit), Amy Love e Georgia South ci scaraventano addosso il loro potente muro sonoro, frutto di una peculiare proposta che porta in scena un frizzante alternative rock condito da un buon mix di sfumature punk, metalcore, pop e rap.

Convinto quanto le due frontgirls il batterista Jake Woodward, posizionato in mezzo ai due grandi Marshall (bellissimo quello di Georgia, customizzato, come la batteria, sul verde e bianco), a donare una precisa e rude percussione al sound delle inglesi.

La scaletta vede un totale dominio di Supernova (album padre di questo tour e proposto con otto delle sue dodici traccie) e una buona rappresentanza di Who Are The Girls con Taxi, Undertaker e Bullet (durante la quale invitano una ragazza presente sottopalco a farsi un giro in crowdsurfing).

Nova Twins EP viene omaggiata con Wave; peccato l’assenza di Bassline Bitch, forte hit di questa loro prima uscita.

Lungo la serata le ragazze invitano il pubblico a sciogliersi ed esprimersi liberamente e i presenti prontamente rispondono: il mosh pit viene lanciato dopo pochi brani e, tra alti e bassi, accompagna il locale lungo tutta la serata.

Chiudono con Choose Your Figher, scendendo dal palco e scatenandosi in mezzo al pubblico.

Di questa interessante novità rockettara vanno sottolineati i forti riffoni di Georgia al basso (ai quali aggiunge precisi ingressi sui cori e qualche spunto da solista) e la seducente e variopinta voce di Amy (alla quale aggiunge, su buona parte delle tracce, l’accompagnamento ritmico alla chitarra elettrica).

Che equilibrio! Musicalmente parlando la virtuosa è Georgia, bassista di talento e in ottima sintonia con lo strumento.

Vocalmente è invece Amy a far la differenza, prima voce del duo e capace di spaziare elegantemente lungo tutte le sfumature comprese tra il pop melodico e lo screaming aggressivo. Al manico oggettivamente non dimostra nulla di eccezionale, ma di tempo per costruirsi un'identità strumentale ne ha quanto ne vuole (e comunque, vista la preparazione di Georgia alle quattro corde e la pienezza dei suoni che produce da solista, poco male se Amy non diventerà mai chissà quale grande chitarrista).



Ad oggi è molto comune trovarsi di fronte a giovani artisti che producono i loro suoni elaborando crossover musicali: non una chiusura su un genere, ma una proposta multiforme e in grado di uscire con un suono complessivamente irriverente, fresco e divertente.

Le Nova Twins ne sono un esempio notevole e stanno gestendo al meglio la loro ascesa nell'industria, portandosi in giro con uno spettacolo che scorre velocissimo e giunge alla conclusione senza che ce ne si accorga. Una di quelle serate che, al rientro a casa, fa sentire più forti di prima.


Umberto Lepore

@thesound.ofbeauty

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