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  • Immagine del redattore Umberto Lepore

ILLENIUM è una fantasiosa proposta electronicore! (13/09/2023)

Aggiornamento: 19 ott 2023

Press: D'Alessandro e Galli


Durante la corsa nel suo tour mondiale, a supporto dell’uscita del quinto eponimo album in studio, il dj e produttore Nicholas D. Miller, in arte ILLENIUM, giunge al Fabrique di Milano per la sua unica data italiana, sbattendoci addosso senza troppi complimenti il suo pastiche di suoni.

Nella generale panoramica house proposta in questo show oscilliamo tra un’interessante dubstep (ben prodotta e bella strafottente, una vera mitraglietta sonora) e una serie di tratti punk/metalcore nei quali l’artista imbraccia l’elettrica e si lancia sui power chords.

In aggiunta alle schitarrate (molte purtroppo proposte rimanendo dietro alla console, qualcuna invece portandosi "in proscenio" davanti al pubblico) l’artista picchia spesso sui pad del set utilizzando le buone vecchie bacchette da batteria, dimostrando ulteriormente la sua indole da musicista strumentale (oltre che elettronico) e ampliando il muro sonoro proposto dalla stessa batteria acustica presente sul palco.

La scaletta presentata è davvero fitta e, sebbene vada a spezzettare tutti i brani (senza dunque mantenerne nessuno sulla propria progressione da album), in grado di proporre una scorpacciata di tracce capaci di raccontare tutte le sfumature musicali di questo forte esponente della scena elettronica.

Di contorno non è mancata una buona rappresentanza di brani remixati, tratti dalle discografie di colleghi produttori.

A condire la fantasia dello statunitense la coinvolgente presenza scenica di Said The Sky e l’ottima voce di Annika Wells, attivi entrambi in apertura allo show dell’headliner. A proposito di voce è doveroso sottolineare l’alto numero di brani con lyrics mancanti di una performance vocale dal vivo… un peccato, soprattutto per i brani più metallici, suonati con enfasi e coesione da tutti i musicisti in scena e nei quali la presenza di una lead voice sul palco avrebbe piacevolmente chiuso il cerchio sonoro.

I visual proposti sul led wall dietro al palco aprono una parentesi che vede protagonista il nostro Arturo Tedeschi, designer e architetto milanese, impegnato nella realizzazione dello stage set di questo world tour di ILLENIUM: un esempio di avanguardia digitale contemporanea. Un progetto dal taglio emotivo, figlio della tecnologia e fondato in parte sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale ma che, oltre a narrare immaginari fantasy/futuristici (incastrandovi spesso dei frame raffiguranti il logo del drago dell’artista), richiama anche simbolismi classici. Uno storytelling coinvolgente che vuole estendere il linguaggio dell’artista, ampliarne l’immersività sonora e stimolare l’impatto dello show sul pubblico.


In live ILLENIUM conferma la sua attitude da musicista potente e trascendente: un’indole electro-house/rock, tanto melodica quanto percussiva, con la quale il dj 32enne sale in console con l'intento di emozionare e far ballare.

Ebbene, missione compiuta!


Umberto Lepore

@thesound.ofbeauty

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