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  • Immagine del redattoreRoberto Bonfanti

Gli ascolti di marzo 2023

Marzo è sempre il mese più illusorio, con quella patina di sapore primaverile a mascherare il fatto di essere ancora in inverno. Forse è il mese che rappresenta meglio il nostro tempo. In ogni caso, anche in questo mese eternamente in bilico, non possiamo esimerci di segnalare alcuni dischi davvero meritevoli usciti di recente.


È un bel crossover di stili e linguaggi, “Asteroide” di Francesco Setta. Un carro armato sonoro in cui il rock dal piglio più strafottente si fonde col rap vecchia scuola, col blues più rumoroso e anche con qualche goccia di pop dando un risultato sorprendentemente compatto. Un lavoro dalle tinte ombrose intriso di cinismo, ironia e sonorità tanto spigolose quanto attuali impreziosite dalla produzione di Max Zanotti.




A volte sembra di vivere dei nuovi anni ’80 e Matteo Perifano deve averlo capito meglio di chiunque altro. Il suo “Guerra lampo” è infatti un condensato di brillantezza, senso di decadenza, raffinatezza, lucidità e ironia che richiama il meglio della canzone d’autore degli anni della guerra fredda. Un album dal gusto disincantato che, fra pop da camera e slanci punk, non rinuncia però all’immediatezza.




Ci sono grazia e intimismo in abbondanza, fra le pieghe di “Anche solo per un saluto” di Checco Curci, esordiente pupillo di Riccardo Sinigallia. Undici canzoni che scorrono sottovoce fra sonorità sintetiche dilatate, atmosfere sospese e melodie che amano giocare a nascondino in una nebbia leggera di paesaggi sonori evocativi e parole che snocciolano riflessioni profonde e inquietudini penetranti.




Cammina costantemente in bilico fra morbidezza e acidità, “Male” dei Moostroo. Il trio bergamasco porta in scena in modo atipico le contraddizioni e le ombre della vita di provincia attraverso un rock d’autore spigoloso e personale, a tratti quasi indolente, in cui agli intrecci di chitarra, basso e batteria si aggiunge solo un velo di elettronica per lasciare sempre il centro della scena allo scheletro delle canzoni.




Ha il dono di saper mettere a nudo le proprie fragilità e i propri disagi in modo sfrontato attraverso una scrittura sincera e personale, il giovanissimo gIANMARIA, e con il nuovo album intitolato “Mostro” continua coerentemente il suo percorso accompagnando le sue parole con un linguaggio musicale giovane e scarno fatto di indolenza urban, slanci pop-punk e intimismo cantautoriale.




Roberto Bonfanti [scrittore] www.robertobonfanti.com

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