POLISTIRENE intervista. Chi sono i Finalisti di Rock Targato Italia 2025. Scopriamo
- Carlo Dotti
- 24 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 5 nov
Dalla redazione di Rock Targato Italia cerchiamo di far conoscere e capire i protagonisti delle Finali Nazionali di Rock Targato Italia 2025. Oggi vi presentiamo i Polistirene.
Le interviste sono a cura dello scrittore Roberto Bonfanti, nonché curatore della rubrica “Gli ascolti di..." , appuntamento mensile di suggerimenti e novità musicali.

RB: Massimo Zamboni diceva che la zona fra Modena e Reggio si può considerare la periferia più estrema di Berlino perché proprio da lì inizia l'autostrada del Brennero. Voi partite da Modena ma musicalmente guardate comunque al nord Europa, al trip-hop e all'industrial. Insomma, siete d'accordo con quanto diceva Zamboni?
Questa citazione ci fa pensare immediatamente ad Autobahn di Tondelli, un racconto a cui siamo molto legati. È una citazione molto poetica, ma il viaggio che Tondelli racconta —partendo dal Brennero per arrivare a Berlino — è in realtà tutt’altro che lineare: è sgangherato, pieno di intoppi e di inceppi, proprio perché non è così facile arrivare a Berlino. Alla fine del racconto, però, Tondelli dice qualcosa che, secondo noi, è la vera risposta a questa domanda: “Là c’era un odore che io volevo sentire, che era il mio odore, e io sono dovuto andare là. ”Ecco, crediamo che sia questo il punto: dobbiamo andare a cercare il nostro odore al di là di noi stessi. Andare verso nord, per noi, significa andare verso qualcosa che è “altro” da noi. È la ricerca di una dimensione ideale che qui, nella quotidianità, non riusciamo a trovare. Il “qua” rappresenta la mediocrità del reale; il “là”, invece, è l’ideale, ciò che vorremmo essere, la nostra forma perfetta. Quindi sì: partiamo dal Brennero per cercare di raggiungere questo nord che, per ragioni diverse, ha sonorità e suggestioni affini a tutti e tre noi.
RB: I vostri testi sono pieni di simbolismo e di richiami a culture antiche e spesso arcane. Da dove nasce l’esigenza di scrivere appoggiandosi a questi riferimenti?
Questa è una domanda curiosa. Abbiamo sempre usato simboli e riferimenti antichi, consciə della loro potenza espressiva. Non a caso li ritroviamo in molte pratiche divinatorie. Un’amica disse anni fa che, accanto a strumenti come la terapia o il dialogo, le simbologie mistiche permettono di esplorare un linguaggio anche estetico del domandarsi — e del trovare risposte. Ci affascina proprio questo: i simboli, con i loro significati molteplici e sempre aperti all’interpretazione, sono diventati per noi chiavi per ampliare il discorso, toccando anche temi politici, ambientali e identitari. In fondo, l’esigenza è espressiva: vogliamo che chi ascolta una nostra canzone possa sceglierne il senso, proprio come se avesse pescato una carta.
RB: Da qualche mese è uscito il vostro album d’esordio. Lo considerate un punto di partenza o di arrivo? E cosa vedete nel vostro futuro?
"Polistirene", il nostro primo disco, è il primogenito — speriamo di una famiglia numerosa. Nonostante gli inevitabili incidenti di percorso, il nostro legame come gruppo è inossidabile e ci crediamo tanto oggi quanto il primo giorno.
In questo momento stiamo lavorando al secondo disco, che sta iniziando a prendere forma: un po’ nella testa, un po’ sulle prime note. L’auspicio è quello di incontrare realtà che ci aiutino a farci conoscere di più; se questo dovesse accadere, vediamo molti concerti, molte canzoni, collaborazioni e uno spazio musicale e artistico coraggioso — nel senso di un luogo che ha tanto da dire, e lo dice con coraggio, sia sul piano stilistico che su quello contenutistico —crescere attorno a noi.
RB: Cosa vi ha portato a partecipare a Rock Targato Italia? E cosa vi aspettate da quest’esperienza?
Stiamo sgomitando per suonare, per crescere. Non è facile, oggi, soprattutto per chi parte da zero. Abbiamo scoperto del concorso poche ore prima della chiusura delle iscrizioni e ci siamo fiondatə — una splendida occasione per fare proprio questo: suonare, incontrare, metterci in gioco. Ci aspettiamo una bella esperienza, l’occasione di conoscere colleghə del settore — musicistə e addettə — e quindi di confrontarci con l’esterno, farci conoscere, creare connessioni nuove e reali.
RB: Noi invece cosa dobbiamo aspettarci dalla vostra esibizione alle finali del concorso?
Siamo un po’ scaramanticə, quindi staremo sul vago: ci aspettiamo (e ci auguriamo) che non stiate molto fermi quando suoneremo :)
Mentre le finali di novembre si avvicinano vi invitiamo ad andare sul canale YouTube di Rock Targato Italia, guardare il videoclip del brano in gara "Esagramma 47" e mettere mi piace se vi è piaciuto, per aiutare i Polistirene a vincere il premio Città di Milano!
La redazione di Rock Targato Italia







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