OPLA' intervista. Chi sono i Finalisti di Rock Targato Italia 2025. Scopriamo
- Lola Manzalini_
- 21 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 5 nov
Dalla redazione di Rock Targato Italia cerchiamo far conoscere e capire i protagonisti delle Finali Nazionali di Rock Targato Italia 2025. Oggi vi presentiamo gli Oplà.
Le interviste sono a cura dello scrittore Roberto Bonfanti nonché curatore della rubrica “Gli ascolti di..." appuntamento mensile di suggerimenti e novità musicali.

RB: Venite dalla Brianza e le vostre canzoni sembrano raccontare storie molto radicate nella quotidianità di provincia. Quanto credete che il luogo in cui siete nati abbia influito sulla vostra scrittura e sulla vostra esigenza di comunicare qualcosa attraverso la musica?
Il luogo in cui viviamo sicuramente ha influito molto sulla scrittura dei nostri pezzi e spesso e volentieri è stata tra le principali fonti di ispirazione. Ci sono soprattutto dei posti specifici nelle nostre zone che hanno particolarmente influenzato e stimolato la nostra esigenza espressiva e i testi in generale, in quanto comunque legati a storie ed esperienze realmente accadute in molti di questi ambienti; non a caso, entrambe le copertine dei due singoli che abbiamo pubblicato sono foto scattate proprio in uno di questi luoghi, che così abbiamo voluto rendere protagonista almeno “visivamente” in quanto particolarmente ispirante.
RB: Nella vostra presentazione dite che dal vivo amate portare anche delle cover. Quanto credete sia importante per il vostro percorso e per la vostra crescita il confrontarsi con un repertorio altrui?
È importantissimo, anzi fondamentale. Da quando siamo nati come band abbiamo iniziato a suonare cover e con il tempo siamo migliorati e cresciuti su tanti aspetti; senza confrontarci con repertori di altri artisti non sarebbe mai stato possibile perché con il tempo abbiamo imparato a prendere ispirazione, acquisirne determinati elementi e crearne anche altri più distintivi, plasmando quello che è il nostro sound, il nostro genere e la nostra idea di musica. Nel gruppo ci sono tante diverse influenze: abbiamo molto in comune, ma ognuno di noi proviene dal suo mondo musicale e ascolta artisti e generi tra i più disparati e questo ci ha permesso di prendere qualcosa di diverso da ciascuno e mettere assieme tutto per creare la nostra identità musicale. I repertori di altri artisti ci ispirano quindi di continuo anche nella costruzione dei nostri inediti, dove i riferimenti esterni sono fondamentali per dare il meglio negli arrangiamenti, nei suoni, nei testi e nelle produzioni.È proprio questo a cui ci riferiamo quando nella nostra presentazione parliamo di sperimentazione: le cover ci permettono di prendere spunti, metterci alla prova e provare cose nuove che possiamo poi trasferire anche nei nostri pezzi, oltre al fatto che stimolano la nostra vena creativa nel tentativo di non creare delle copie uguali all’originale ma di portarle sempre nel nostro mondo; ad alcune siamo talmente affezionati e le abbiamo fatte talmente tanto nostre da sentirle quasi come fossero nostri inediti, tant’è che non riusciamo più a toglierle dalle nostre scalette.
RB: Avete da poco pubblicato i vostri primi due singoli. Che sensazione vi sta dando questo primo impatto con il mondo esterno? E cosa avete in cantiere, al di là della partecipazione a Rock Targato Italia?
Siamo contentissimi di essere finalmente riusciti a pubblicare i nostri primi due singoli perché era il primo principale traguardo che volevamo raggiungere fin da quando abbiamo iniziato a suonare. Il primo impatto è quindi stato sicuramente molto adrenalinico perché, dopo così tanto tempo che aspettavamo di far uscire la nostra musica, sapere che finalmente chiunque potrebbe potenzialmente ascoltare qualcosa che abbiamo creato noi ci emoziona molto. A questo punto, il prossimo passo è cercare di arrivare a più gente possibile e provare a farci conoscere anche al di fuori dei contesti a cui siamo già abituati.
Per quanto riguarda il futuro, non vogliamo fermarci qua e infatti abbiamo già in programma di tornare in studio nei prossimi mesi con nuovi inediti fino ad arrivare a pubblicare il nostro primo album, che è il prossimo grande obiettivo.
RB: Cosa vi ha portato a partecipare a Rock Targato Italia? E cosa vi aspettate da quest'esperienza?
Abbiamo conosciuto Rock Targato Italia perché in tanti ce ne hanno parlato molto bene. Dato che il nostro principale obiettivo in questo periodo è di farci conoscere il più possibile e di espanderci anche oltre i confini brianzoli ci è sembrata un’ottima occasione. Abbiamo quindi grandi aspettative e già solo l’idea di suonare al Rock n’ Roll di Milano insieme ad altri artisti ci stimola molto e non vediamo l’ora.
RB: Noi invece cosa dobbiamo aspettarci dalla vostra esibizione alle finali del concorso?
Tanta energia e tanto divertimento. Come già detto, suonare live e stare sul palco è la cosa che ci diverte e ci appassiona di più, quindi sicuramente daremo il massimo e cercheremo di far divertire anche il pubblico.
negli arrangiamenti, nei suoni, nei testi e nelle produzioni.È proprio questo a cui ci riferiamo quando nella nostra presentazione parliamo di sperimentazione: le cover ci permettono di prendere spunti, metterci alla prova e provare cose nuove che possiamo poi trasferire anche nei nostri pezzi, oltre al fatto che stimolano la nostra vena creativa nel tentativo di non creare delle copie uguali all’originale ma di portarle sempre nel nostro mondo; ad alcune siamo talmente affezionati e le abbiamo fatte talmente tanto nostre da sentirle quasi come fossero nostri inediti, tant’è che non riusciamo più a toglierle dalle nostre scalette.
Mentre le finali di novembre si avvicinano vi invitiamo ad andare sul canale YouTube di Rock Targato Italia, guardare il videoclip del brano in gara "Senza fiato" e mettere mi piace se vi è piaciuto, per aiutare gli Oplà a vincere il premio Città di Milano!
La redazione di Rock Targato Italia







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