ROCK TARGATO ITALIA(La Playlist Visioni Sonore Vol. 2) “PRIMO MORSO”
- francescocaprini
- 13 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Un Connubio Tra Musica e Arte
Ascolta la Playlist: https://bit.ly/3F4MYil

La playlist "PRIMO MORSO" rappresenta un nuovo passo avanti nel progetto di Rock Targato Italia, un’iniziativa pensata e ideata per dare forza, sostenibilità e visibilità alla creatività musicale e artistica giovanile, realizzata dal Gruppo Creativo Ufficio Stampa Divinazione Milano: Alice Cantù, Francesco Faretta, Rachele Fiorani celebra il legame tra musica e arte contemporanea, esplorando nuove dimensioni di espressione.
L’opera di copertina della playlist è dell’artista MATTEO BIANCHI dal titolo “DESOLAZIONE”. A cura di Alfonso Umali
ROCK TARGATO ITALIA
(La Playlist Visioni Sonore Vol. 2)
“PRIMO MORSO”
Nell’ordine:
a) Presentazione playlist Rock Targato Italia dal titolo “PRIMO MORSO”
b) Scaletta - nome artista - titolo del brano - note.
c) Presentazione del pittore Matteo Bianchi a cura di Alfonso Umali
PRESENTAZIONE.
Una playlist creata da giovani amanti del rock per chi vuole dare un morso al nuovo panorama artistico italiano. Perfetta per chi cerca autenticità, chitarre distorte e testi che colpiscono dritti al cuore. Dall’energia ruvida del garage rock all’introspezione dell’emo-punk, attraversa suoni, storie e attitudini diverse, unite da un solo bisogno: esprimersi senza filtri. Il rock italiano ha nuove voci. Qui le ascolti tutte, al primo morso.
SCALETTA:
1) Little Pieces of Marmelade – “One Cup of Happiness”Energia esplosiva, garage rock viscerale e distorto.
2) The Foolz – “Fuori dagli schermi”Rock alternativo crudo e ribelle, con vibrazioni garage anni '70.
3) Fast Animals and Slow Kids – “Come un animale”Rock diretto e rabbioso, tra istinto e alienazione.
4) I Ros – “L’ultima volta”Garage rock che si apre a influenze indie pop, sperimentazione e sincerità.
5) Bengala Fire – “Matador”Brit-rock italiano che unisce tensione narrativa e atmosfera elegante.
6) Gazebo Penguins – “È finito il caffè”Emo-punk graffiante e quotidiano, icona della scena alternativa italiana.
7) I Boschi Bruciano – “Non ti amo”Alt-rock e punk rock con testi generazionali e intensi.
8) Le Bambole di Pezza – “Favole (mi hanno rotto il caxxo)” Punk rock riot grrrl dal tono ironico e femminista.
9) Omini – “Matto” Rock ruvido e potente, un grido di confusione e disagio giovanile.
10) CAL! – “Vitamine” Indie rock con synth ed energia pop: ironico, moderno e vitale.
11) Les Votives – “Priscilla” Rock alternativo con sfumature glam, evocativo e malinconico.
12) Naska – “Fare schifo (con me)” Pop-punk ironico e provocatorio, tra insicurezza e voglia di leggerezza.
13) Lorenzo Semprini – “Adrenalina” Rock d’autore con riff incisivi e tensione emotiva post-pandemica.
14) Diego Mercuri – “Miles” Chiusura più intima e riflessiva, tra cantautorato e atmosfere acustiche.
MATTEO BIANCHI, PITTORE. Presentazione a cura di Alfonso Umali
Anche questa volta, le compilation di Rock Targato Italia – dopo aver collaborato con artisti del calibro di Dany Vescovi, Davide Nido, Federico Guida e molti altri – accolgono a braccia aperte un nuovo talento: il giovanissimo e promettente Matteo Bianchi, classe 2005, originario della Val Camonica. Studente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Bianchi ha attraversato varie fasi di ricerca, sperimentando pittura, disegno e scultura, fino a individuare un proprio linguaggio visivo personale e coerente.
Il suo stile, che caratterizza sia l’opera scelta per la copertina, intitolata Desolazione, che gli altri lavori del progetto, si articola in una visione notturna e cupa dei paesaggi della sua terra d’origine. Si tratta di una raffigurazione volutamente semplificata: scenari rurali, abitazioni isolate, immersi in contesti anonimi e privi d’identità, restituiti attraverso una sintesi formale che unisce riduzione geometrica e rigore compositivo, senza però mai cadere nell’ingenuità.
Come lo stesso artista ha dichiarato, il progetto si propone come un omaggio ai grandi maestri del primo Novecento, e in particolare alla poetica di Giorgio Morandi. Il colore dell’opera, dominato dal blu, è parte integrante della narrazione: non solo evoca la quiete e la solitudine del paesaggio notturno, ma diventa metafora di assenze affettive, di fragilità emotive e di isolamento collettivo.
In questa scelta cromatica si inserisce anche un chiaro riferimento al celebre “Periodo Blu” di Pablo Picasso. Desolazione, infatti, richiama l’opera (ma non solo) La morte di Casagemas, che segnò l’inizio della crisi esistenziale del maestro catalano. Tuttavia, mentre nel quadro di Picasso il contrasto tra le tonalità fredde e la luce calda della candela crea una netta rottura nella composizione, in Desolazione la luce, un bagliore bianco lunare, resta inglobata al centro della composizione, come intrappolata nel silenzio del paesaggio.
Insomma, il lavoro di Matteo Bianchi guarda al passato con consapevolezza ma restituisce un’immagine limpida del presente. È un racconto della contemporaneità, della nostra quotidianità, dei vuoti e delle inquietudini nella società in cui viviamo. Alfonso Umali
FRANCO SAININI
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