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I POMERIGGI MUSICALI CON STEFANO MONTANARI A MILANO E A LODI


La compagine milanese, dopo essere stata ospite della Stagione della Fondazione Haydn, torna al Dal Verme per i consueti appuntamenti della 78a stagione “Variazioni su un tema” e presenta lo stesso programma con musiche di Rossini, Boccherini e Beethoven anche a Lodi

Milano, Teatro Dal Verme

giovedì 30 marzo – ore 20

sabato 1 aprile – ore 17

Lodi, Teatro alle Vigne

Venerdi 31 marzo – ore 21


Settimana molto intensa per l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, che torna al Teatro dal Verme – giovedì 30 marzo alle ore 20 e sabato 1 aprile alle ore 17 – per i consueti concerti della 78° Stagione “Variazioni su un tema” dopo essere stata ospite della Stagione della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento (martedì 28 marzo all’Auditorium di Bolzano e mercoledì 29 marzo all’Auditorium di Trento). Venerdi 31 marzo replicherà lo stesso concerto anche al Teatro alle Vigne di Lodi in collaborazione con l’Associazione “Amici della Musica – A. Schmid”.

Sul podio ci sarà sempre Stefano Montanari, bacchetta fra le più amate e ricorrenti della programmazione dell’istituzione milanese, che dirigerà Introduzione, tema e variazioni per clarinetto e orchestra di Gioachino Rossini con solista il primo clarinetto dei Pomeriggi Musicali Marco Giani, quindi la Sinfonia n. 3 in Re maggiore op. 12 n. 1 G 503 di Luigi Boccherini e infine la Sinfonia n. 1 in Do maggiore op. 21di Ludwig van Beethoven.

A Marco Giani – già membro della GMJO di Vienna sotto la direzione di Claudio Abbado – è affidato l’inusuale brano rossiniano, che ha per protagonista uno strumento le cui peculiarità all’inizio dell’Ottocento erano in fase di scoperta da parte dei compositori. Strutturato in due parti, come di norma le sinfonie d’opera del genio pesarese, il clarinetto espone il tema brillante poi sottoposto a variazioni, «da intendersi come vetrina del virtuosismo del solista, in un’epoca in cui – basta por mente a Paganini, amico e sodale di Rossini – saggiare ed eventualmente forzare i limiti tecnici del proprio strumento rappresentava al tempo stesso la tentazione faustiana d’una sfida ineludibile e un’impresa performativa di straordinario fascino presso il pubblico. Non con un solista ma con lo strumento più sofisticato e complesso dell’orchestra intende sbalordire il pubblico Luigi Boccherini, tra gli autori più importanti del secondo Settecento italiano, alfiere d’un paradigma parallelo e alternativo al classicismo viennese. […] Chi raccolse il testimone del più maturo sinfonismo settecentesco traghettandolo verso il secolo nuovo e prospettive inaudite, fu un giovane compositore tedesco nato l’anno prima dell’uscita della raccolta boccheriniana. Beethoven inaugurò la serie delle sue sinfonie, decisive per le sorte del genere per tutto il secolo nuovo, con una certa prudenza che gli consentì di presentarsi all’appuntamento con le carte in regola nei confronti dei sommi modelli viennesi: il debutto avvenne infatti il 2 aprile 1800, alla vigilia dei trent’anni, al Teatro di Corte di Vienna, a coronamento d’un concerto comprendente significativamente musica di Haydn e Mozart. Dedicata al barone van Swieten, Consigliere intimo e Bibliotecario imperiale, come già una serie di sinfonie amburghesi di Carl Philipp Emanuel Bach, la Prima sinfonia in Do maggiore si segnalò immediatamente per “molta arte, novità ed abbondanza di idee”» (Raffaele Mellace).

Milano, Teatro Dal Verme

giovedì 30 marzo ore 20.00

sabato 1 aprile ore 17.00

Lodi, Teatro alle Vigne

Venerdi 31 marzo ore 21.00

In collaborazione con l’Associazione “Amici della Musica – A. Schmid”

Orchestra I Pomeriggi Musicali

Direttore Stefano Montanari

Clarinetto Marco Giani

Gioachino Rossini (1792 - 1868)

Introduzione, tema e variazioni per clarinetto e orchestra

Luigi Boccherini (1743 - 1805)

Sinfonia n. 3 in Re maggiore op. 12 n. 1 G 503

Grave. Allegro assai

Andantino

Minuetto - Trio

Presto assai

Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)

Sinfonia n. 1 in do maggiore op. 21

Adagio molto - Allegro con brio

Andante cantabile con moto

Minuetto. Allegro molto e vivace

Adagio - Allegro molto e vivace

Marco Giani clarinetto

Primo clarinetto dei Pomeriggi Musicali, si è diplomato con il massimo dei voti e la lode con Nicola Bulfone, perfezionandosi poi con Luigi Magistrelli. Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, è stato finalista e unico italiano ammesso al Concorso Internazionale di Musica ARD di Monaco di Baviera nel 2012. È stato membro della GMJO di Vienna sotto la direzione di Claudio Abbado, con cui ha suonato in tour europei. Ha collaborato con prestigiose orchestre, tra cui l’Orchestra della Fenice di Venezia, la Shleswig Holstein Musik Festival Orchester, l'Orchestra del Verbier Festival, l’Orchestra Regionale Toscana, e con direttori quali Gatti, Muti, Eschenbach, Zacharias, Gergiev. Ha suonato nelle più importanti sale concertistiche in Europa, Canada e USA, come Musikverein di Vienna, Semperoper di Dresda, Konzerthaus di Berlino, Louise M. Davies Symphony Hall di San Francisco, Toronto Roy Thomson Hall, Carnegie Hall di New York. Si è esibito come solista con I Pomeriggi Musicali, Münchener Kammerorchester, Kapelle Dresden Solisten, Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz. Nel 2014 ha pubblicato con Naxos due CD dedicati a Ernesto Cavallini.

Stefano Montanari direttore

Diplomatosi in violino e pianoforte con il massimo dei voti e lode, ottiene il diploma di alto perfezionamento in musica da camera con Pier Narciso Masi presso l’Accademia Musicale di Firenze e il diploma di solista con Carlo Chiarappa presso il Conservatorio di Lugano. Per diversi anni è stato il primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna, con cui ha effettuato tournée in tutto il mondo, collaborando con i più importanti esponenti nel campo della musica antica, oggi oltre ad essere direttore d'orchestra è anche docente di violino barocco presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano. È stato inoltre docente dei Corsi di alto perfezionamento di Musica Antica di Urbino, nonché del corso di II livello di violino barocco presso il Conservatorio “Dall’Abaco” di Verona. È da diversi anni direttore del progetto giovanile europeo “Jugendspodium Incontri musicali Dresda-Venezia”. A Lione è stato inoltre nominato direttore musicale dell'ensemble barocco dell'orchestra, I Bollenti Spiriti, compagine barocca nata in seno alla già prestigiosa orchestra dell’Opéra de Lyon. All’attività di solista, ha affiancato con successo quella di direttore d’opera, salendo sul podio dei più prestigiosi teatri europei in occasione di allestimenti significativi e molto apprezzati come Il viaggio a Reims nuova produzione con la regia firmata da Damiano Michieletto, alla Dutch National Opera & Ballet di Amsterdam e in scena poi all'Opera di Roma; Le nozze in villa di Donizetti al festival Donizetti Opera 2020 in prima moderna o ancora l'opera film Gianni Schicchi, con la regia ancora di Michieletto, presentato al Torino Film Festival. Ospite costante delle stagioni dei Pomeriggi Musicali, ha vinto con questa orchestra il premio Abbiati 2021 per il primo concerto assoluto in Italia dopo il lockdown.

I concerti della 78a Stagione sono programmati come sempre il giovedì alle ore 20 e il sabato alle ore 17 al Teatro Dal Verme.

foto di Lorenza Daverio

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