EMERGENTISSIMI a Milano. Una rassegna musicale uno spazio di qualità. Articolo di Francesco Caprini
- francescocaprini
- 28 lug
- Tempo di lettura: 3 min

Ho avuto l’occasione di seguire 2 serate, delle 3 in programma, di EMERGENTISSIMI a BASE Milano. Una rassegna musicale dove lo spazio artistico musicale sul palco è riservato a loro. Giovanissimi rappresentanti di un movimento di qualità e di notevole interesse. Le proposte numerosissime e variegate nei generi, vanno dal cantautorato al rock alla musica elettronica, al pop, Insomma una piacevole sorprese culturale, genuina e autentica, unica tra diverse iniziative live di questo fine luglio milanese. Incuriosito mi presento all’organizzazione e scopro che la rassegna debutta a Buccinasco (MI) nel 2023 da un’idea di una giovane artista musicale Alice de Francesco che insieme ai suoi amici si attiva, anima e corpo, nel realizzarla e promuoverla. Ho voluto saper di più e quindi le ho chiesto una intervista.
Ciao Alice come è nata la rassegna?
Emergentissimi nasce a Buccinasco nel 2023: in estate avevo incontrato casualmente la vice-sindaca Rosa Palone, parlando le avevo chiesto se si potesse organizzare qualcosa per i giovani musicisti emergenti - inizialmente amici e colleghi. Grazie all'appoggio del Comune di Buccinasco e degli amici Olivia Missale, Tommaso Boccaletti, Giorgia Fontana, Matteo Davì e Federico Ramoni - tutt'ora parte integrante del progetto- Emergentissimi debutta sul palco del Centro Civico Marzabotto, Buccinasco, Milano, il 6 ottobre del 2023 per la prima volta.
Quali sono i suoi obiettivi e i tuoi partner?
Emergentissimi è una scommessa sugli artisti "del domani" - che di fatto sono già artisti oggi - un momento per il pubblico in cui esplorare e conoscere oltre i confini tracciati dagli algoritmi e dai social, un momento di ascolto reciproco.
Nasce con l'obiettivo di dare spazio ai giovani musicisti del panorama emergente italiano, creare un contesto favorevole al loro lavoro e alla loro arte, fuori dagli schermi, dalle dinamiche competitive che distolgono l'attenzione dall'elemento focale, la musica.
Personalmente tu che sei una artista e musicista come vivi e cosa ti aspetti da questo doppio ruolo di organizzatrice e artista?
Mi chiedo spesso se questi ruoli possano lavorare sinergicamente, nel mondo tutti si aspettano che tu sia esclusivamente una cosa soltanto, spesso mi chiedono un'etichetta da appiccicarmi addosso: "Ma a te cosa piace di più?", "Se dovessi scegliere tra le due cose, cosa sceglieresti?". Io non so mai cosa rispondere, se non in totale semplicità: a me piacciono tantissimo entrambe le cose, sennò non le farei. Anzi, sono convinta che una cosa possa giovare all'altra, organizzando eventi ho acquisito tantissime competenze che vanno oltre al ruolo del musicista ma che ad oggi sono necessarie per fare in modo che la musica sia effettivamente il tuo lavoro e viceversa, in quanto artista riesco a recepire le necessità che i musicisti hanno quando sono in determinati contesti.
Milano e il mondo sommerso degli emergentissimi allo stato attuale. lo puoi descrivere con le tue esperienze?
Milano è una città viva, per gli artisti ci sono tante possibilità, tante persone con cui fare rete. Ahimè da artista è facile trovarsi in situazioni spiacevoli, mi capitato spesso, soprattutto agli inizi quando mi affidavo a realtà che promettevano di dare spazio agli artisti emergenti, in situazioni in cui non sarei proprio voluta finire: posti non adatti alla musica dal vivo, disorganizzazione tecnica, ritardi eccessivi dello staff, mancanza di esperienza in campo musicale e di empatia.
Nelle nostre possibilità, con Emergentissimi, vogliamo costruire uno spazio serio e sicuro, che possa essere un' esperienza positiva, con tutti gli strumenti necessari affinché l'artista sia soddisfatto e possa lavorare al meglio.

Pensa di essere il responsabile alla cultura della città, cosa faresti per la musica e/o l’ arte?
Sicuramente cercherei di aiutare le iniziative culturali attraverso bandi e fondi comunali, incoraggerei a far networking tra le realtà, affiancherei realtà giovani come la nostra a figure professionali realizzate affinché possano aiutarle a crescere. Affiderei degli spazi o delle aree della città a queste realtà per curarne la programmazione e gli eventi. Mi batterei tantissimo per sensibilizzare i giovani alla cultura e alla partecipazione di laboratori ed eventi dal vivo che possano formali come persone con interessi comuni e cittadini attivi e affinché che ci siano luoghi in cui incontrarsi, in cui parlare, in cui ascoltare, dibattere e discutere. Cercherei di garantire una programmazione annua ricca di eventi gratuiti e accessibile a chiunque voglia parteciparvi, soprattutto nelle aree periferiche.
La sperimentazione è la ricerca musicale ha nuovi orizzonti? c’è in fondo alla strada speranze positive elementi concreti?
Io ci credo tanto nella mia generazione, sia umanamente che artisticamente. Ci sono nuovi orizzonti, che ancora - forse per fortuna - sono lontani dal "grande pubblico", ma che meritano lo spazio che necessitano. Ci sono artisti giovani che si stanno facendo strada, uscendo dalle solite logiche commerciali, penso ad Anna Castiglia, Marco Castello, Nico Arezzo, Marianne Mirage e tantissimi altri e altrE (finalmente).
E per concludere il tuo sogno dei sogni?
Duettare con Ornella Vanoni!
Francesco Caprini
per Rock Targato Italia.
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