top of page
  • Immagine del redattoreFranco Sainini

025 - La musica arcobaleno di esistenza

Ho selezionato un brano di J.S.Bach ed immediatamente come un cane reagisce al fischio del padrone il mio animo sì è appoggiato su un cuscino di rilassatezza e connessione con ciò che non sì vede . Perché?

Certo sé avessi caricato un brano degli E.W&Fire le mie sensazioni sarebbero state di gran lunga diverse; mi sarei sentito come un ragazzino appena arrivato ed una festa, tanta voglia di spensieratezza e voglia di compagnia.


Perché?


Certamente caricando nel mio player una musica tribale non avrei avuto dubbi nel sentirmi solido e radicato sui pensieri madre di questa terra e su tutte le dirette connessioni materiali e di sopravvivenza che nonostante le migliaia di anni sono perfettamente conservate nel nostro DNA e memoria storica.


Perché?


Cosa unisce queste e tutte le altre corrispondenze?


Come in molti altri casi ed unirle non sono ciò a cui esse sono corrisposte ( la spiritualità, la contemporaneità o la spensieratezza), ma la fonte in cui sì trova la risposta, siamo ancora una volta noi e la nostra evoluzione.


Essere appena giunti su questa terra con una prospettiva di vita, quando non nelle fauci di una tigre o di un coccodrillo o dissanguanti, non era comunque molto generosa paragonata ed oggi ed è palese che l’unica cosa che poteva rappresentare una speranza per noi era la nostra scaltrezza e la “fortuna ed i doni” che la madre terra dava a noi e non magari al nostro nemico. Da qui il celebrare con una danza l’unica nostra alleata possibile , la vita e la terra, era un imperat. E con cosa potevamo farlo sé non con pietre e pelli di animali? E sé percuoti pietre e pelli che tipo di reazione hai con il tuo corpo? Quando hai sufficiente sensibilità ti accorgerai che in realtà a segnare il tempo e l’intensità dei colpi è il tuo cuore ed i tuoi muscoli. Solidità e connessione naturale appunto.

Ma poi le cose cambiarono e da bambini appena nati con il fuoco e tutti quei meravigliosi pensieri per pochi e miracoli per tutti gli altri siamo arrivati al cannone, alla medicina,alle religioni e alla proprietà e di conseguenza alla necessità a preservare tutta questa fatica proteggendo quanto conquistato e questo con qualcosa che ci avrebbe fatto ancora più indebitare con il senso morale e sempre residente, ricordo di essere in realtà figli dello stesso padre. Figli che sì sono allontanati dal focolare per svilupparsi , ma in realtà specializzarci nell'egoismo e nell'individualismo e nel rinnegare le nostre radici. Qui la musica del nostro viaggio era fatta di pifferi, madrigali e tamburelli scarna appena accennata suonata in sordina. Nessuno vi sì dedicava, la passione usata nel percuotere le pelli di una capra o la forza prima nella scelta perché non sì rompessero e poi la precisione nel percuotere le pietre erano solo un ricordo nelle menti degli antenati di queste anime in preda ai roghi e alle inquisizioni.

Ma dopo ogni salita vi è sempre una discesa ed ecco che il rimorso di coscienza ti fece riconciliare con la verità e la giustizia proveniente non da noi piccoli e singoli , ma da quello che tutti insieme siamo. ed ecco arrivare una musica con tutte quelle geometrie quasi a disegnare una carta geografica che riporta ed indica i punti cardinali e di riferimento del tutto. Una sorta di fotografia dell’infinito in cui J.S.Bach ed i suoi contemporanei sentirono evidentemente la necessità di scrivere. La musica sublime, una vera chiave per aprire l’anima predisposta.


Poi crescemmo e sì sa ci sì stufa di sentirci piccoli, perché essere piccoli e ciò che sì comprende quando ci sì trova davanti all’immenso o più semplicemente davanti a qualcosa di un pò più grande di noi, ma questo varia da individuo ed individuo e quindi avanti con il risorgimento. Ora abbiamo una musica di rinascita, prendiamo le distanze da chi ce le ha dovute suonare per redarguirci, è arrivata la ricreazione e tutto , ma proprio tutto di questo periodo rimanda ed è uno dei momenti più ricreativi della nostra storia. Uomini con parrucca, truccati, ma sporchi dentro, religioni quotate al mercatino della Domenica, popoli e culture depredate quando non cancellate dalla terra. Diritti in base al colore della pelle, una propria e vera hit parade di importanza e di proprietà posseduti da alcuni e sottratti ed altri. E ancora di conseguenza armi nuove ed automatiche per sostenere formule filosofiche più consone ad un boia che a uomini di saggezza. L’illuminismo ci venne in soccorso , la penicillina e poco dopo la radio e le comunicazioni, ma oggi sappiamo che quello che doveva essere una occasione di rinascita ha proseguito fino ai giorni nostri avendo celato nel suo riverbero la mano approfittatrice di coloro che non amando il prossimo, la vita ed anche sé stessi hanno usato questa accelerazione energetica accumulatosi come reazione al medioevo non per sfociare nel positivismo, ma per controllare ancora e sostenere un interesse di casta. Ma dovendo esprimersi la musica ha prodotto dopo la 2 guerra un inno alla spensieratezza con canzoncine impresse su dischi a 78 giri, mentre in America dove la guerra non era stata vissuta e vi prego di considerare bene questo riflettendo su come voi vi sentite oggi nei confronti di una guerra in atto in Asia, non la sentite per nulla, producendo invece addirittura generi come il Rock che con noi non avevano nulla a che fare. Dall’evoluzione delle comunicazioni intese anche come mobilità grazie agli aeroplani e quindi non solo diffusione radiofonica o telematica la musica oggi sì propone in modelli sovrapposti, sempre riconducibili alle emozioni della cultura che le forgia, ma cronologicamente non più una a seguire l’altra , ma bensi sovrapposte. Il mezzo di diffusione infatti permette di ricevere un genere appartenente ad una cultura e quindi ed un pensiero genitale ( ed esempio) indiano che ha come progenia pensieri umani diversi da quelli di una nazione come la Germania , al momento. In questa sorta di mercatino delle pulci la musica ha apparentemente perso la sua funzione di bussola indicante il nord emotivo del mondo, ma in fondo anche solo il risultato di aver raggiunto questa consapevolezza ci può permettere di rinunciare a qualcosina a patto che il messaggio finale sia quello necessario: ogni manifestazione umana prima di vederla fuori di noi esiste già dentro ognuno di noi e sé riteniamo valere dobbiamo escludere che l’altro di fronte e noi possa valere meno o non essere in grado di contribuire a qualcosa di importante.


Oggi?


Sì ballava anche nel passato, ma dalle danze sacerdotali come offerta votiva siamo arrivati alla necessità di sfogarci con il ballo. La musica “Dance” in tutte le sue sfumature di genere è diventata una sorta di medicina ciascuna con la propria posologia personalizzata a secondo dell’individuo e così dovrebbe essere. Siamo arrivati all'auto personalizzazione della medicina, nel senso che grazie al non dover conoscere la musica per farla oggi un ragazzo può assemblare il suo brano ( la sua medicina ) addirittura a casa da solo. E’ cosa diffusissima prendere una base da internet e cantarci sopra il proprio sfogo per emulare qualcuno o anche per assumere la propria “medicina”. La stessa base sarà scaricata da internet da 100 individui e con 100 testi che recitano la stessa cosa.saranno diffuse canzoni tutte uguali. Ma potrebbe essere che la recita fosse diversa sé questi individui vivono la stessa società e le stesse emozioni temporali?


Quindi per riassumere la Musica rappresenta l’emozione del momento di un'esistenza universale che sì sussegue nel tempo asservendo come uno taccuino gli appunti di vita di noi esseri umani.


La forma alla musica non interessa.


Sé J.S. Bach scriveva quello che scriveva era per mappare l'infinito dentro di sé e rappresentarlo ed emozionarci,


Oggi credo avremmo di nuovo bisogno di un Dio , certamente più moderno ed attuale da ridisegnare, ma spero presto che qualcuno abbia l’illuminazione.


Nel caso avvisatemi, ve ne prego!


di Antonio Chimienti


www.mediterraneanrecords.com

2 visualizzazioni0 commenti
bottom of page