Foto: Stefano Senardi.
Dopo il successo del primo tour di presentazioni, Stefano Senardi, uno dei più grandi produttori discografici italiani, è tornato a Milano, Roma, Napoli e Firenze con il suo libro "La musica è un lampo", autobiografia ricca di storie sulla sua vita da rockstar dei discografici e Vincitore del Premio Macchina da Scrivere 2024.
Nato a Imperia nel 1956, Stefano Senardi è uno dei più grandi produttori discografici italiani. È stato direttore generale della CGD East West, in seguito Presidente della Polygram e fondatore della sua etichetta NuN Entertainment. Ha seguito la carriera e ha lavorato insieme a moltissimi artisti, tra i quali Franco Battiato, Jovanotti, Zucchero, Madonna, Pavarotti, Simply Red, Gianna Nannini e Pino Daniele.
Come scocca una scintilla, quella raccontata in La musica è un lampo? Da Piccolissima serenata e Torero, lato A e B di un 45 giri di Renato Carosone, ai dischi dei suoi eroi di quando aveva dieci anni: Rokes, Equipe 84, Corvi, Nomadi. All’amore immediato e definitivo per la musica che esplode grazie a un album doppio dei Beatles, il White Album arrivato da Londra. Era il 1969 e fu il segno di un destino. E da lì in poi le fughe ribelli dell’adolescenza e della giovinezza scapigliata, in pullman o in autostop, verso i più bei concerti di tutta Europa. E poi il più significativo incarico alla Polygram a soli trentaquattro anni e una brillantissima carriera costellata di incontri con uomini straordinari. Dall’amicizia con Franco Battiato al racconto degli indimenticabili concerti dei Rolling Stones o del camaleontico David Bowie sotto una gigantesca luna piena, alla magia di Bob Marley nel concerto del 1980 a San Siro a Milano con centomila fiammelle accese; dai festival psichedelici al rapporto con Pavarotti, traghettatore della musica colta al popolo, a Madonna e ai cantautori: le lunghe conversazioni impegnate con Fabrizio De André, la folgorazione per Vinicio Capossela e Jovanotti, il ricordo di Pino Daniele, il blues e il jazz. Meravigliosi gli aneddoti: i frammenti della Beat Generation, le pagine su Fernanda Pivano, l’intervista catastrofica di Isabella Rossellini a Lou Reed, Steve Wonder in un ristorante milanese che mangia con le mani. Con un apparato fotografico di oltre 400 ricordi, un libro allegro e serio a un tempo, perché ci restituisce la vicenda politica di quegli anni, gli echi degli anni di piombo e le atmosfere più gioiose e rilassate degli anni Ottanta. Insomma, le amicizie, i ricordi, le sorprese e i mille flashback di prima mano raccontati dalla rockstar dei discografici.
Il libro è già disponibile nelle librerie dallo scorso 24 Novembre.
Fandango Libri
Elisa Pezzotta
Divinazione Milano
Redazione Blog Rock Targato Italia
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